L'8 marzo è stata la festa della donna. Di solito una festa serve a ricordare qualcosa di felice o positivo:la festa del sole invictus per i pagani, il natale per i cristiani, la festa della liberazione per il popolo italiano... In questo caso invece molte volte non si sa bene nemmeno cosa si festeggia.
L'8 marzo 1908 129 operaie vennero bruciate viva dal proprietario dell'azienda in cui lavoravano. Non proprio il massimo da festaggiare. E' un pò come se iniziassimo a regalare fiori e ciccolatini agli ebrei il 27 Gennaio...
Ormai la maggior parte della popolazione femminile non conosce questa storia e la vede ormai come una giornata qualunque in cui loro vengono riempite di regali senza un ben preciso motivo, un pò come san Valentino.
Si è arrivato al punto in cui si inventano feste per vendere regali e anche le feste già presenti nel calendario diventano fonte inesorabile di guadagno.
A natale si deve mangiare il caviale e non importa se non piace a nessuno, si deve mangiare e basta. Poi che finisca nel cestino a pochi importa,basta che si venda.
La colpa di questa commercializzazione delle feste non è ovviamente colpa dei commercianti che ovviamente devono vendere per guadagnare. La colpa è di noialtri che accettiamo qualunque cosa ci propinino di fare purchè questo vada di moda.
Spero che prima o poi vada di moda pensare con la propria testa e non con quella che ci obbligano ad avere...
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